Polizze vita per la successione
Se è vero che viviamo (non solo, ma anche) per trasmettere alle generazioni future il nostro affetto, il nostro sapere e i nostri valori dobbiamo anche pensare a come trasmettere il nostro patrimonio nel modo più possibile razionale e consapevole.
Lo stato, sempre presente nelle vicende della vita, interviene ovviamente anche nel momento della morte: innanzitutto tassando l’eredità e poi prescrivendo dettagliatamente a chi possiamo lasciare e quanto.
In Italia le tasse di successione sono ragionevolmente basse, con uno spazio di esenzione totale decrescente con aliquote crescenti secondo il grado di parentela dell’erede (1).
È vero che ci sono state anche recentemente richieste di aumentare la tassa di successione (2), ma il tema sembra essere stato accantonato almeno per il momento.
Lo stato interviene anche sulla distribuzione dell’eredità, imponendo per legge l’obbligo di lasciare una quota importante di patrimonio ai parenti più prossimi, la cosiddetta “legittima”. Solo dopo avere soddisfatto i requisiti di questa legittima si può esercitare una volontà discrezionale e disporre liberamente della quota residua (3), lasciando un testamento oppure sottoscrivendo una polizza vita.
Le polizze vita quindi possono dare un importante contributo alla pianificazione successoria. Permettono infatti di conferire il patrimonio, in tutto o in parte, a una compagnia di assicurazione che poi a scadenza lo riverserà al beneficiario designato.
Queste polizze offrono molti vantaggi:
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- Per il coniuge, i figli e i genitori la tassa è del 4%, con una franchigia esente di un milione di euro per ciascun beneficiario;
• per i fratelli e le sorelle, la tassa è del 6%, con una franchigia di centomila euro per ciascun beneficiario;
• per altri parenti fino al quarto grado (5) la tassa è del 6%, senza alcuna franchigia;
• per altri soggetti la tassa è del 8%, senza franchigia;
i dettagli sul sito dell’agenzia delle entrate: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/pagamenti/imposta-di-successione/aliquote-e-franchigie - Ad esempio, proposta Letta e risposta Draghi a maggio 2021:
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2021/05/20/letta-una-dote-per-diciottenni-con-la-tassa-di-successione_70a73023-2462-4af8-b827-07bfc15baeda.html - La quota liberamente disponibile è del:
• 50%, nel caso sopravviva il coniuge solo senza figli,
• 33%, coniuge e un solo figlio,
• 25%, coniuge con 2 o più figli,
• 50%, solo un figlio,
• 33%, solo 2 o più figli;
per i dettagli si veda il sito del notariato, che riporta anche i riferimenti agli articoli rilevanti del codice civile https://www.notariato.it/sites/default/files/TABELLA1_SUCCESSIONE_LEGITTIMA_EREDI_LEGITTIMARI.pdf - Nella maggior parte dei casi è la compagnia di assicurazione a decidere come viene investito il capitale conferito alla polizza; solo alcuni particolari prodotti cosiddetti di private insurance permettono al contraente di decidere e modificare nel tempo l’allocazione degli investimenti;
- Attenzione però; il grado di parentela usato in questo contesto è quello di legge, diverso da quello di uso comune; ad esempio: fratelli e sorelle per la legge sono parenti di secondo grado; i figli di fratelli, comunemente detti “cugini di primo grado”, per la legge sono invece parenti di quarto grado. https://www.notariato.it/it/famiglia/parentela/