Le assicurazioni sanitarie
25 gennaio 2022
In questo numero vorremmo parlarti delle assicurazioni sanitarie: le assicurazioni su infortuni, malattie e per il rimborso delle spese mediche.
La nostra salute è il bene più prezioso che abbiamo e che dobbiamo tutelare con una prevenzione adeguata, con la consapevolezza dei rischi e con comportamenti virtuosi. Malgrado la prevenzione però purtroppo malattie e infortuni accadono.
E quando succede qualcosa, oltre alle conseguenze fisiche ed emozionali ci sono anche importanti conseguenze economiche di cui tenere conto:
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Lo stato sociale e il SSN (Servizio Sanitario Nazionale) per fortuna ci tengono indenni dalla maggior parte di queste spese, offrendo servizi che nella maggior parte delle regioni sono considerati di buona qualità.
Tuttavia si potrebbe avere più di quello che offre il SSN. Ad esempio sarebbe bello:
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Queste esigenze sono sempre più sentite e c’è un interesse forte e crescente, soprattutto nella fascia di età 25-40 anni, verso le assicurazioni sanitarie. Assicurazioni che sempre offrono la possibilità di scegliere fra le varie coperture quelle più adatte alle specifiche esigenze di ciascuno(2).
Il costo va da poche decine di euro al mese per le coperture di base fino a qualche centinaio di euro al mese per offrire ampia protezione a tutta la famiglia. Se la polizza è stipulata con una mutua assicurativa i contributi pagati sono parzialmente deducibili dal reddito
Si tratta di prodotti ragionevolmente complessi(3) e quindi conviene rivolgersi ad uno specialista per entrare nel dettaglio delle coperture offerte e valutare la soluzione migliore.
Infine, gli imprenditori possono offrire copertura sanitaria a tutti i dipendenti nell’ambito dei programmi di welfare aziendale e, approfittare della deducibilità fiscale dei premi pagati.
- In quasi tutte le regioni ci sono lunghe code per l’accesso a prestazioni specialistiche e diagnostiche; nella maggior parte dei casi queste code non sono dovute a scarsità di strutture o di personale, ma piuttosto a ragioni economiche: le regioni pagano gli ospedali e le cliniche per le prestazioni effettivamente erogate; quindi ne limitano artificialmente il numero per tenere sotto controllo la spesa sanitaria complessiva; pagando privatamente invece nella maggior parte degli istituti e delle tipologie diagnostiche l’accesso alle prestazioni è quasi immediato.
- Ad esempio, si può scegliere se:
• assicurare una sola persona oppure tutta la famiglia; in genere assicurare tutta la famiglia risulta essere più conveniente;
• ottenere il rimborso delle spese mediche per visite specialistiche, diagnostica, intervento, malattia, parto, riabilitazione;
• avere una diaria per ogni giorno di ricovero, di convalescenza, di ingessatura;
• avere un capitale a disposizione in caso di invalidità permanente da infortunio o in caso di invalidità permanente da malattia; l’importo varia in funzione della percentuale di invalidità;
• in alcuni casi è possibile avere anche un assegno mensile in caso di invalidità particolarmente gravi. - quando si sottoscrive una assicurazione sanitaria occorre fare molta attenzione ad alcuni aspetti che possono rivelarsi cruciali:
• l’assicurazione copre le le patologie pregresse, cioè le patologie insorte prima della firma del contratto?
- nella maggior parte dei casi queste sono escluse dalla copertura;
- in certi casi le patologie pregresse sono escluse dalla copertura anche se diagnosticate successivamente alla firma del contratto;
dunque conviene stipulare una polizza sanitaria quando si è ancora giovani e sani e rinnovarla anno dopo anno;
• l’assicurazione rimborsa le prestazioni ovunque siano erogate?
- in alcuni casi le prestazioni vengono rimborsate solo se erogate da cliniche e laboratori convenzionati con la compagnia di assicurazioni (il cosiddetto network) e questo evidentemente limita la libertà di scelta dell’assicurato;
in questo caso è buona norma accertarsi preventivamente che il network includa istituti di buona qualità, ubicati dove effettivamente servono;
• quali patologie e tipi di interventi sono coperti?
la maggior parte dei contratti esclude gli interventi di tipo estetico e pone limiti alle cure dentistiche.
• il rimborso è totale? che percentuale del costo totale rimane a carico al paziente?
nella quasi totalità dei casi l’assicurazione prevede che una percentuale della spesa rimanga a carico all’assicurato (il cosiddetto scoperto, una specie di ticket); questo serve a limitare potenziali abusi di un ricorso eccessivo alla diagnostica e alle cure, ma può diminuire molto la convenienza economica della polizza.