Inflazione, tassi di interesse reali e di risparmio

23 novembre 2021

Gli italiani tengono in banca una massa enorme di denaro. Erano circa 1800 miliardi a fine agosto 2021(1).

Pari a più di 30 mila euro a persona in media, neonati e nonnini compresi. È una massa di denaro ancora in crescita, di più di 100 miliardi negli ultimi 12 mesi(2) anche a seguito della contrazione dei consumi provocata dalla pandemia, ma che non produce interessi o produce interessi minimi. A fine agosto 2021 il tasso di interesse sui depositi in conto corrente era dello 0.02%(3).

D’altra parte assistiamo a un aumento importante dell’inflazione dei prezzi di beni e servizi. I dati ISTAT ci dicono di un’inflazione arrivata al 2.6% a settembre(4) e in ulteriore aumento al 2.8% a ottobre(5).

La combinazione di rendimenti bassi e di inflazione alta comporta un tasso di interesse reale negativo e cioè una effettiva erosione del potere di acquisto del denaro tenuto in banca. Se gli interessi nominali pagati dalla banca sono lo 0.02% e l’inflazione è del 2.8% il tasso di interesse reale del deposito bancario e il potere di acquisto del nostro saldo diminuisce del 2.78% all’anno.
Una diminuzione significativa, soprattutto se questa situazione di tassi reali negativi dovesse protrarsi nel tempo. Vedi la nota(6) per un esempio.

Ma per quale ragione gli italiani tengono tanto denaro infruttifero sul conto corrente? Una recente indagine dice che nel 45% dei casi si tratta di “risparmio precauzionale”(7), cioè di denaro accantonato per fare fronte a eventuali necessità impreviste.
È una cosa che sembra ragionevole: il conto in banca mi dà la tranquillità di avere un cuscinetto contro gli eventi avversi. Ma è una tranquillità che pago a caro prezzo, e il prezzo è l’interesse reale negativo.

                     
Si può fare diversamente? Noi in Sheltia pensiamo di sì.

Infatti si può comperare la stessa tranquillità a molto minor prezzo con una protezione assicurativa: una polizza infortuni/malattie, una polizza sulla casa, una polizza di responsabilità civile.

Sono polizze che ti aiutano a fare fronte alle avversità tutelando la tua capacità di reddito, la tua salute e il tuo patrimonio.

Una volta che ti sei “assicurato” hai meno bisogno di avere “risparmio precauzionale”, puoi tenere meno denaro in banca e liberare capitale per investimenti a maggiore rendimento e più a lungo termine. Finalmente i tuoi soldi possono lavorare per te.



  1. ABI-Associazione bancaria italiana; Monthly Outlook settembre 2021 Sintesi; pagina 2; https://www.abi.it/DOC_Mercati/Analisi/Scenario-e-previsioni/ABI-Monthly-outlook/Sintesi%20settembre%202021%20st.pdf
  2. ABI-Associazione bancaria italiana; Monthly Outlook settembre 2021 Sintesi; pagina 2
  3. ABI-Associazione bancaria italiana; Monthly Outlook settembre 2021 Sintesi; pagina 15
  4. Assolombarda; serie storica dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati; https://www.assolombarda.it/servizi/informazioni-economiche/informazioni/inflazione-foi-e-nic-istat
  5. ISTAT-Istituto nazionale di statistica; Prezzi al consumo (dati provvisori) ottobre 2021; https://www.istat.it/it/archivio/263018
  6. A titolo di esempio: 50 mila euro lasciati per 5 anni in banca con un interesse reale negativo del 2.5% costano 6250 euro; 100 mila euro lasciati in banca per 3 anni con un interesse reale negativo del 2% costano 6 mila euro
  7. IntesaSanPaolo e Centro Luigi Einaudi; Indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani; 2020; pagina 21. https://group.intesasanpaolo.com/content/dam/portalgroup/repository-documenti/research/it/indagine-risparmio/indagine-2020/INDAGINE_EINAUDI_2020.pdf